COME SI REDIGE UN BUSINESS PLAN?

Set 26, 2023 | Aziende e professioni, Banche e finanza, Management e direzione

Ecco i punti chiave per crearlo nel migliore dei modi.

Il Business Plan, comunemente considerato un documento annuale, é redatto di solito alla fine dell’esercizio ed é capace di mettere in evidenza le dinamiche future dell’impresa, sia in termini di obiettivi, politiche e strategie;  rivela, inoltre, le prospettive aziendali.

Ma è davvero sufficiente? 

In questo articolo scopri perché potrebbe non esserlo e come ottimizzarlo per una gestione aziendale più precisa.

Come abbiamo sempre detto, tale prospetto è fondamentale, ma è altrettanto importante considerare il fattore liquidità, che, se non tenuto sotto controllo, potrebbe portare ad una tensione, se non ad una crisi. In pratica, sebbene il Business Plan annuale sia essenziale, il suo ciclo potrebbe non adattarsi a tutte le realtà aziendali, soprattutto per quelle con attività stagionali o per le start-up. Pertanto, l’implementazione di Business Plan mensili può risultare cruciale. In tal senso quindi, la periodicità annuale dei piani risulta insufficiente per monitorare l’andamento aziendale. 

Le aziende infatti, possono avere dei picchi o dei cali di liquidità in vari momenti dell’esercizio e le tensioni potrebbero generarsi anche in momenti diversi dal 31/12. Ne sono esempi, come detto, le attività stagionali o le start-up; nel primo caso l’attività dell’impresa e quindi le sue entrate e i suoi profitti si concentrano soprattutto in alcuni mesi dell’anno, mentre nel secondo caso si sosterranno degli investimenti iniziali che verranno man mano recuperati e pertanto vi sarà un maggior fabbisogno di liquidità nei primi mesi di attività, piuttosto che a fine anno. 

Quindi come considerare contemporaneamente i dati del business plan e le relative analisi sottostanti e la questione della liquidità? La soluzione potrebbe essere quella di redigere dei business plan mensili. In questo modo sarà possibile infatti monitorare progressivamente e costantemente le performance aziendali e i suoi flussi finanziari.

Per un Business Plan di successo e utile, è essenziale seguire alcune best practice:

  • Dati Precisi: Assicurati che i dati iniziali siano corretti e accurati. Questo è il punto di partenza fondamentale per una pianificazione affidabile; sembra un aspetto ovvio, ma spesso il passaggio da dati di dettaglio a dati sintetizzati, comporta degli errori di calcolo
  • Verifica dei Collegamenti: Testa attentamente il modello per garantire che i collegamenti tra dati siano coerenti. Questo evita errori di calcolo e incoerenze nel Business Plan. Ad esempio le variazioni di costo devono essere legate ai ricavi, e ci deve essere la quadratura tra Conto Economico e Stato Patrimoniale e tra attivo e passivo
  • Analisi Storiche: Per una previsione accurata, considera i dati e i risultati pregressi dell’azienda. Solo considerando anche i dati e i risultati passati dell’impresa, sarà possibile fare delle pianificazioni future corrette
  • Benchmark Appropriato: Scegli un benchmark appropriato di riferimento che rifletta le modalità di creazione del valore della tua azienda, considerando le differenze che possono influenzare i costi e le marginalità aziendali. Attenzione! Non basta scegliere un competitor o un’impresa dello stesso settore; è necessario infatti cercare delle similitudini nelle modalità di creazione del valore, in quanto queste ultime possono modificare molto i rapporti di costo e le marginalità dell’impresa.

Queste pratiche garantiranno che il tuo Business Plan rispecchi la realtà aziendale. Se desideri ulteriori informazioni o assistenza in questo processo, non esitare a contattarci. Siamo qui per aiutarti a creare un Business Plan di successo e ben ottimizzato