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COS’E’ IL DSCR E COME SI CALCOLA?

Ott 18, 2023 | Aziende e professioni, Banche e finanza, Controllo di Gestione, Management e direzione

L’Importanza del DSCR (Debt Service Coverage Ratio) nella Gestione Aziendale.

In un precedente articolo abbiamo già parlato (leggi l’articolo se te lo sei perso!) di un importante indicatore sempre più protagonista, anche alla luce del Codice della Crisi d’impresa, ossia il DSCR (Debt Service Coverage Ratio), che calcola la capacità dell’impresa di far fronte ai debiti attraverso i flussi di cassa.

Nel contesto dell’attuale panorama economico e finanziario, il DSCR (Debt Service Coverage Ratio) si è affermato come un indicatore vitale per la banca nella valutazione della salute finanziaria di un’azienda. Questo strumento calcola la capacità di un’azienda di gestire i propri debiti attraverso i flussi di cassa. Ma è importante notare che il DSCR non è solo un indicatore interno; le banche lo utilizzano anche per valutare la capacità di rimborso di un potenziale loro cliente che richiede finanziamenti.

Tuttavia, nonostante l’indice sia importante sia dal lato della banca, che dal lato dell’impresa, vi sono delle notevoli differenze a seconda che lo elabori l’una o l’altra. Ma vediamole meglio nel dettaglio.

Differenze Chiave tra il DSCR Aziendale e Bancario

  • Orizzonte Temporale: Il DSCR aziendale si concentra su un orizzonte temporale a breve e lungo termine, considerando i flussi di cassa futuri per almeno sei mesi. Al contrario, il DSCR bancario si basa sui flussi di cassa dell’anno in considerazione.
  • Obiettivo: Il DSCR aziendale mira a identificare potenziali tensioni finanziarie e prevenire una crisi aziendale. Il DSCR bancario ha lo scopo di classificare l’azienda come un buon debitore, verificando la capacità di far fronte agli impegni finanziari attraverso i flussi di cassa.
  • Valutazione: Il DSCR aziendale dovrebbe essere superiore a 1,1, indicando un’adeguata capacità di coprire i debiti. Nel caso del DSCR bancario, non dovrebbe mai scendere al di sotto di 1.

Altro aspetto che differenza il DSCR banca e impresa, è la FORMULA scelta per calcolarlo. Vediamo insieme le varie formule utilizzate :

DSCR PER LA BANCA

Dove FCO è il flusso di cassa operativo, ossia il cash flow derivante dalla gestione caratteristica.

DSCR PER L’IMPRESA – 1° APPROCCIO

Tra le uscite al numeratore sono esclusi i rimborsi dei finanziamenti riportati al denominatore. I dati vengono presi dal budget di tesoreria, che ha un orizzonte temporale di 12 mesi.

DSCR PER L’IMPRESA – 2° APPROCCIO 

Così come nel caso della banca, anche nel 2° approccio del DSCR impresa, si estraggono i dati dal rendiconto finanziario.

Al numeratore sono comprese anche la liquidità iniziale e le linee di credito disponibili. Al denominatore invece si considerano quindi non solo i rimborsi dei finanziamenti, ma anche i pagamenti tributari e previdenziali non pagati nei termini o rateizzati e gli interessi di mora relativi a debiti verso fornitori arretrati.

Per concludere, il DSCR è un indicatore fondamentale, ma la sua valutazione interna (DSCR impresa) offre una prospettiva più dettagliata rispetto a quella della banca. Pertanto, è essenziale per le aziende calcolare il proprio DSCR per comprendere appieno la propria salute finanziaria e prepararsi adeguatamente per le future esigenze bancarie.

Il nostro team è a tua disposizione per assisterti in questo processo e garantire il successo finanziario della tua azienda. Non esitare a contattarci per ulteriori informazioni o supporto!

 

 

 

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