Blog

CRISI AZIENDALE: COSA FARE?

Mar 1, 2024 | Aziende e professioni, Banche e finanza, Management e direzione

USA LA LISTA DI CONTROLLO PARTICOLAREGGIATA  – 2° parte.

Nel nostro precedente articolo(clicca QUI per leggerlo), abbiamo introdotto il tema della lista particolareggiata (o check list) di controllo, che deve essere redatta per predisporre il piano di risanamento aziendale.

Cos’è la Lista Particolareggiata? 

La normativa è vasta e molto complessa, quindi cerchiamo di fare un pò di chiarezza! La Lista Particolareggiata contiene una serie di domande che guidano l’imprenditore alla redazione dell’eventuale piano di risanamento, e danno all’esperto, elementi per valutare la sua coerenza. Le domande, che portano alla predisposizione del piano, aiutano a chiarire i seguenti punti: 

(1) Se in azienda ci sono i minimi requisiti organizzativi.

(2) Se è disponibile una situazione contabile aggiornata.

(3) Quali sono le strategie individuate dall’impresa per uscire dallo stato di crisi e quali sono state le cause che l’hanno provocata.

(4) Qual è lo stato dell’andamento dei flussi finanziari.

(5) Qual è il debito da rimborsare e come può essere coperto.

Quali sono le domande a cui dovrà rispondere l’imprenditore?

A titolo esemplificativo eccone alcune – Tra parentesi, alla fine di ogni domanda, è indicato il numero di richiamo dei punti indicati sopra:

  • L’impresa ha le risorse (umane, tecniche) per condurre l’attività? (1)
  • L’andamento aziendale è costantemente monitorato? (1)
  • È possibile prevedere l’andamento della gestione anche utilizzando gli indicatori di performance? (1)
  • Esiste un budget di cassa a 6 mesi? (Leggi QUI il relativo articolo se te lo sei perso!) (1)
  • È disponibile una situazione contabile aggiornata? (2). La situazione dei debiti in essa rappresentata è completa? (2)
  • I fondi rischi e oneri e di svalutazione, sono stati stanziati correttamente? (2)
  • È presente un tabulato indicante le rimanenze di magazzino a lenta rotazione? (2)
  • Sono disponibili informazioni in merito ai ricavi, costi, flussi finanziari relativi a più esercizi in modo da renderli comparabili tra loro? (2)
  • Perché l’impresa si trova in un possibile o probabile stato di crisi? (3)
  • Che strategie l’imprenditore pensa di mettere in atto, anche in termini di tempi di e costi, per risolvere la crisi? (3)
  • Se tali strategie risultassero inefficaci, esiste un piano B? (3)
  • Le proiezioni di ricavi, i costi variabili e i costi fissi, sono coerenti con i dati storici? L’imprenditore come pensa di ridurre i costi che gravano sui risultati e rilanciare l’impresa? (4)
  • Sulla base di quanto appena detto, l’impresa è in grado di generare flussi sufficienti a copre il debito da rimborsare? (4)
  • Sono stati svolti degli stress test per comprendere la tenuta del piano? (4)
  • A quanto complessivamente ammonta il debito da rimborsare? (5)
  • Quale soluzione può essere adottata per il rimborso? Il tutto garantisce il mantenimento del minimo legale del capitale sociale? (5)

Realizzare un piano di risanamento è un processo complesso: iniziare a familiarizzare con questo nuovo approccio è un passaggio importante, anche per la gestione virtuosa di un’azienda in buona salute, proprio perché resti tale. Siamo a tua disposizione per tutti i chiarimenti del caso.

 

0 commenti