COME CREARE UN BUDGET IN UN MOMENTO NEGATIVO: il budget worst case.
In tutti i nostri articoli ribadiamo l’importanza della pianificazione aziendale attraverso la creazione di appositi budget previsionali e la relativa analisi grazie agli indicatori sulla gestione.
Ma che dati inserire nei budget?
E che scenari prevedere?
Questa premessa permette di introdurre il tema di oggi, ossia l’importanza del realizzare budget previsionali considerando anche alcuni scenari sfavorevoli, i c.d. worst case.
Che significa budget worst case?
Oltre ai budget classico un’azienda dovrebbe realizzare anche degli stress test sui bilanci di previsione. Questi stress test consistono nel simulare l’andamento della gestione in seguito all’avvenimento di determinate variabili avverse, in modo da monitorare quali possibili rischi possono comportare determinati impatti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell’impresa.
Gli stress test sono già previsti obbligatoriamente per le banche al fine di determinare il fabbisogno di capitale (introdotti nel 2014 dal European Banking Authority). Possiamo quindi ora adottare il loro approccio per determinare, prima di tutto, il fabbisogno finanziario che si genera in capo all’impresa nel caso ipotetico in cui si possano manifestiare determinate variabili negative.
Le variabili in gioco
I budget “worst case” possono essere realizzati inserendo, nelle previsioni, alcune variabili avverse, la cui manifestazione è improvvisa e difficile da prevedere. Tra queste variabili vi sono:
- La riduzione del fatturato come nei casi di perdita di un cliente rilevante o di una contrazione generale dei consumi.
- L’incremento del c.d. tasso di rotazione dei crediti, ossia i giorni impiegati dai clienti per saldare le fatture.
- La riduzione del margine di contribuzione aziendale.
- L’incremento dei costi fissi operativi dovuto ad esempio a manutenzioni o riparazioni straordinarie.
- L’incremento dei tassi di interesse che comportano un impatto negativo sugli oneri finanziari per le imprese molto indebitate.
Le possibili soluzioni
Ovviamente i budget “worst case” non hanno come unico obiettivo quello di monitorare i rischi che possono comportare conseguenze negative per la gestione, ma servono soprattutto a prevedere delle possibili soluzioni. Ad esempio, dotare l’azienda di un margine di liquidità più alto e di adeguare o chiedere nuovi affidamenti bancari per superare le fasi più difficili.
Oltre a questo tipo di soluzioni, inoltre, è importante prevedere alcune azioni “di tutela” ex ante, come ad esempio:
- accantonare fondi rischi e oneri;
- sottoscrivere polizze assicurative di protezione;
- stipulare in modo più accorto i contratti con fornitori e clienti sulle politiche di interruzione della produzione per cause di forza maggiore;
- sottoscrivere contratti di locazione o leasing agevolati, che prevedano ad esempio la sospensione del pagamento dei canoni durante i periodi fortemente avversi.
La mancata realizzazione di budget “worst case” rende l’imprenditore cieco e incapace non solo di prevedere i rischi che possono impattare negativamente nella gestione, ma anche di stabilire ex ante le azioni correttive da adottare per fronteggiarli e mitigarli.
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