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COME SCEGLIERE UN INVESTIMENTO AZIENDALE

Giu 8, 2022 | Banche e finanza, Management e direzione | 0 commenti

COS’E’ IL CAPITAL BUDGETING? – 2° parte.

 

Nel precedente 1° articolo (clicca QUI) sul processo di Capital Budgeting abbiamo spiegato cos’è e a cosa serve. In sostanza è il processo con il quale le aziende valutano dei potenziali investimenti a medio/lungo termine e che permette di identificare i possibili rischi di un progetto e il ritorno sull’investimento previsto; abbiamo anche elencato le 4 analisi da fare per scegliere gli investimenti.

Proseguiamo ora con la disanima.

Cosa deve tenere in considerazione il CFO (Chief Financial Officer)?

Stiamo ovviamente parlando del CFO il Chief Financial Officer, ovvero il Responsabile della gestione finanziaria. Le scelte inerenti l’allocazione delle risorse sono molto delicate e complesse in quanto devono essere tenuti in considerazione molti fattori (risorse disponibili, rischio, orizzonte temporale, benefici futuri, costi da sostenere); ecco alcuni elementi che possono aiutare il CFO nelle scelte:

  • analisi del capitale investito: va analizzato dal punto di vista dei singoli investimenti che si vogliono effettuare, dal punto di vista dei costi accessori che devono essere sostenuti per investire, e anche dal punto di vista della distribuzione degli investimenti nel tempo;
  • scelta della durata dell’investimento: il CFO dovrà considerare variabili come il settore di appartenenza dell’azienda e il suo trend, la vita economica del progetto e la prevedibilità dei risultati nel tempo;
  • analisi del valore finanziario del tempo: occorre considerare i flussi di cassa prodotti e in particolare il Flusso di cassa operativo (ovvero la misura dell’ammontare di cassa generato dalla gestione caratteristica di un business) che indica se un’azienda è in grado di generare sufficiente liquidità per mantenere o incrementare le sue attività oppure se è meglio che faccia ricorso anche a fonti esterne di finanziamento).  

Ma come si misura il valore finanziario nel tempo? 

È necessario considerare il fattore tempo nella scelta di un investimento, ma vediamolo un po’ più nel dettaglio!

Finora abbiamo parlato di confronto di investimenti alternativi in base al rischio assunto, ai benefici futuri e ai costi che devono essere sostenuti per attuarlo. Abbiamo quindi principalmente preso in considerazione la dimensione patrimoniale, economica e finanziaria. Ma come fare invece a paragonare investimenti che ad esempio considerano orizzonti temporali diversi?

In questo caso è opportuno ricondurre i flussi di cassa generati dagli investimenti a un tempo comune a tutti. Esempio: immagina di portare in avanti o indietro nel tempo (usando lo stesso tempo) i flussi di cassa di investimenti diversi, in modo da confrontarli al tempo zero. I metodi per farlo sono:

  • l’attualizzazione, che riporta ad oggi i flussi di cassa futuri 
  • la capitalizzazione, che porta invece in avanti nel tempo i flussi di oggi.

La variabile può essere utilizzata anche per valutare la bontà di un investimento attraverso il metodo del Payback Period (PBP) o criterio di recupero. Tale metodo è molto importante perchè risponde a una domanda che ogni imprenditore dovrebbe porsi, ovvero: 

in quanto tempo riesco a recuperare la spesa investita? 

La sua formula permette infatti di comprendere il tempo necessario affinché i flussi cumulati in futuro eguaglino la spesa iniziale. E’ anche vero che il PBP ha anche dei limiti, in quanto ad esempio non considera la distribuzione dei cash flow nel tempo e rappresenta solo il rischio dato dall’esposizione temporale, ma non mette in risalto il rendimento; però resta uno strumento molto utile.

Il capital budgeting come strumento di gestione finanziaria

Per concludere, in base a quanto detto sopra, il CFO e la direzione aziendale necessitano, per la scelta consapevole degli investimenti, di competenze specifiche riguardanti gli strumenti per valutare i flussi di cassa, il monitoraggio della liquidità, la matematica finanziaria per calcolare i  tassi di capitalizzazione e di attualizzazione e per confrontare investimenti in periodi temporali diversi e, infine, la capacità di individuare i fattori che influenzano i rischi di un investimento e che potrebbero quindi impattare sul rendimento atteso.

Avrai capito quindi, che il capital budgeting non è un mero processo di allocazione delle risorse, ma è un vero e proprio strumento di gestione finanziaria. Un’attenta analisi, a monte, e una buona preparazione in tema di budget e di previsione dei rendimenti futuri, è sicuramente fondamentale per il buon esito del processo, le cui eventuali scelte sbagliate potrebbero minare la competitività aziendale.

Ti senti pronto e preparato? Bene! In caso contrario non esitare a contattarci: saremo pronti ad aiutarti!

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