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IL PASSAGGIO GENERAZIONALE: SCOPRI COME GESTIRLO AL MEGLIO

Ott 22, 2021 | Controllo di Gestione, Management e direzione | 0 commenti

COME PRENDERE LE GIUSTE DECISIONI NEL PASSAGGIO GENERAZIONALE?

Nei precedenti approfondimenti abbiamo affrontato i temi della pianificazione finanziaria (vai all’articolo) e patrimoniale (vai all’articolo), che ci hanno poi portato ad analizzare il passaggio generazionale. 

Oggi vogliamo parlare di un argomento, spesso sottovalutato, che ha un’elevata importanza. Stiamo parlando dell’aspetto decisionale di una fase critica della pianificazione finanziaria come il passaggio generazionale

Spesso le imprese che pianificano il loro futuro, si concentrano soprattutto sui numeri, ovvero sugli aspetti più economici e finanziari. Ma attenzione! La pianificazione non è solo questo! Nel passaggio generazionale infatti, non sono coinvolti solo i temi prettamente economici, ma vengono intaccati anche altri aspetti della vita dell’azienda, come l’organizzazione, i ruoli, la gerarchia del potere e le relazioni tra i soggetti all’interno dell’impresa, familiari e non.

TUTTI ASPETTI EMOTIVI CHE INCIDONO FORTEMENTE SULLE DECISIONI DELLE PERSONE 

Pianificare tutto questo è fondamentale e necessario, in quanto permette di riflettere sul progetto che ha l’impresa e sulla sua visione, prendendo coscienza anche di quale prospettiva futura si vuole raggiungere. 

Il passaggio generazionale non è quindi un mero passaggio di consegne, ma è un complesso processo di pianificazione a 360° che va accompagnato da persone esperte che aiutano l’imprenditore a prendere le decisioni migliori per se, la propria famiglia e le future generazioni.

In questo senso è importante capire bene un elemento cardine del passaggio generazionale, ossia il valore intrinseco dell’impresa. Non si parla di numeri e metodi finanziari di valutazione! In questa sede cerchiamo di far riflettere sull’approccio, ahimè spesso errato, che hanno le imprese familiari e di come quest’ultimo impatti negativamente sulle decisioni prese.

Nelle imprese familiari infatti, soprattutto quelle di modeste dimensioni (e quindi con pochi componenti del nucleo famiglia), l’azienda viene spesso considerata come quel qualcosa da cui prelevare ricchezza per il sostentamento della famiglia stessa. 

E cosa c’è di male si potrebbe pensare? Di per sé nulla; questo approccio e normale e comprensibile, purché si lasci del “valore tangibile” anche all’interno dell’azienda. Altrimenti cosa si lascerà alla generazione futura? O come potrebbero essere attratti dei potenziali acquirenti in caso di futura cessione? 

Di certo un’impresa priva di valore non è un’azienda appetibile.

È importante quindi avere ben chiaro che vi è per forza incompatibilità tra il perdurare dell’impresa tra le generazioni e l’atteggiamento che porta a spogliarla delle sue ricchezze. Ed è in questo senso che l’emotività degli attori che mettono in atto il passaggio generazionale va gestita per assumere decisioni ponderate. Anche in questo senso l’ausilio di un professionista garantisce neutralità emotiva e decisioni più logiche e meno “di pancia”. La  sopravvivenza e la prosperità dell’azienda dipende proprio da questo ed è perciò fondamentale mettere in atto un atteggiamento lungimirante, programmato.

Ecco allora che il cerchio si chiude: siamo partiti dalla pianificazione e con quest’ultima chiudiamo i nostri approfondimenti. Abbiamo mostrato come il passaggio generazionale sia una fase complessa, che necessita di essere studiata e pianificata nel dettaglio. Noi siamo proprio qui per questo, perciò non esitare a contattarci!

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