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Come richiedere la tua Centrale Rischi in un click

Lug 21, 2021 | Banche e finanza | 0 commenti

Nella precedente puntata abbiamo capito cos’è la CR, perchè è utile e quali soggetti rientrano nel sistema, ma come facciamo a richiederla?

Come richiedere la Centrale Rischi:

Innanzitutto è importante sottolineare che la Centrale dei Rischi è un documento gratuito. È infatti un diritto, per i soggetti segnalati, accedere alle informazioni della CR: è possibile ottenere informazioni quantitative e qualitative, segnalazioni negative, ma anche conoscere quali intermediari hanno richiesto informazioni in merito all’esposizione debitoria di un soggetto.

La CR può essere richiesta dai soggetti interessati tramite due modalità:

  1. attraverso la piattaforma “Servizi online”, selezionando “Richiedi i dati” o utilizzando il link “Servizi online” in modo diretto. Una volta entrati nella richiesta dati, è possibile ottenerli in diversi modi:
    • identificandosi con SPID o CNS (Carta Nazionale dei Servizi) ed accedendo così all’area personale attraverso cui inviare la richiesta dati;
    • compilando e inviando una richiesta dati allegando copia del documento di identità nel caso non si disponga di SPID o CNS.
  2. rivolgendosi direttamente a una filiale di Banca d’Italia presentando, tramite l’invio di una PEC, posta ordinaria o consegna a mano, l’apposito modello presente nella pagina “Servizi online” con allegato il documento di identità.

Le segnalazioni degli intermediari segnalanti (Banche e Istituti di credito):

Una volta appresi gli aspetti più formali, vediamo ora cosa sono le così dette segnalazioni, o rilevazioni da parte degli intermediari segnalanti (in sostanza, le banche e gli istituti di credito).

Le rilevazioni fatte dagli intermediari sono di due tipi:

  1. rilevazioni mensili: gli intermediari comunicano, entro il 25 del mese successivo, i rapporti di credito e/o di garanzia della propria clientela all’ultimo giorno del mese.
  2. rilevazioni inframensili: vengono comunicate tempestivamente le informazioni solo di tipo qualitativo (vengono omessi gli importi) in merito a:
    • passaggio dei crediti a sofferenza [= crediti la cui riscossione non è certa in quanto i debitori si trovano in uno stato di insolvenza, anche non accertato giudizialmente].
    • regolarizzazione dei ritardi nei pagamenti di singoli finanziamenti e rientro dagli sconfinamenti nei finanziamenti revolving [= concessione di somme simili al fido] che perdurano da più di 90 giorni.

Le informazioni fornite agli intermediari segnalanti:

Come abbiamo in precedenza accennato, la CR fornisce informazioni importanti ai soggetti segnalati, ma anche agli intermediari finanziari (segnalanti). Come già detto, questi ultimi utilizzano i dati della CR per determinare il merito creditizio di un determinato soggetto e in particolare ricevono due tipi di informazioni:

  • il flusso di ritorno
  • la prima informazione.

Il FLUSSO DI RITORNO è un sistema mediante il quale vengono aggregate tutte le segnalazioni fatte mensilmente dai vari intermediari segnalanti. Loro potranno quindi accedere alla c.d. posizione globale di rischio, che mette in evidenza l’esposizione debitoria complessiva dei soggetti segnalati, senza indicazione degli intermediari segnalanti. Questo tipo di informazione permetterà agli intermediari di valutare l’andamento della posizione debitoria dei segnalati e la presenza di eventuali flussi anomali.

La PRIMA INFORMAZIONE invece è data da delle informazioni che gli intermediari segnalanti possono richiedere sui soggetti segnalati e sui loro coobbligati. Queste informazioni permettono di effettuare un’indagine sul comportamento finanziario dei soggetti in questione e ottenere una fotografia dello stato dei fidi accordati e del loro utilizzo nei 36 mesi precedenti alla richiesta.

La richiesta può arrivare fino a 36 mesi prima per le imprese, le famiglie produttrici, le associazioni e le PA e fino a 24 mesi prima per le famiglie consumatrici.

Nei prossimi appuntamenti andremo al nocciolo della questione e capiremo non solo quali sono le informazioni contenute nella Centrale Rischi, ma anche come utilizzarle per migliorare la propria azienda.

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