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COME PREPARARE UN BUDGET DI CASSA

Set 2, 2022 | Banche e finanza, Controllo di Gestione | 0 commenti

IL BUDGET NON VA MAI IN VACANZA. 

La crisi pandemica di Covid-19 sembra averci dato una tregua e il periodo di proroga del Nuovo Codice della crisi d’impresa è finito. È arrivato il momento di tirare le somme di questi due difficili anni e fare una proiezione dell’andamento futuro. Quale momento migliore per focalizzarsi sulla pianificazione se non il canonico periodo delle ferie in cui vi è una più ridotta operatività?

PERCHE’ IL BUDGET E’ INDISPENSABILE

Dal 15 luglio 2022 è entrato definitivamente in vigore il Codice della crisi d’impresa, di cui si era iniziato a parlare già nel 2020. Tale codice prevede l’implementazione di assetti che permettono di rilevare in modo tempestivo lo stato di crisi. In particolare l’imprenditore deve adottare delle misure che permettono di: 

  • rilevare gli squilibri economici, patrimoniali e finanziari;
  • verificare se i debiti contratti sono sostenibili;
  • verificare se vi è rischio di non continuità aziendale;
  • verificare se l’impresa, in caso di crisi, sarebbe in grado di superare un’azione di risanamento aziendale.

Per arrivare a questi risultati il metodo migliore è pianificare, al fine di monitorare l’andamento aziendale e cogliere fin da subito i segnali di un potenziale squilibrio. 

II principale strumento per monitorare l’equilibrio finanziario, è il budget di cassa, o budget di tesoreria. Esso permette di prevedere lo stato della liquidità dell’impresa in un arco di 3/6 mesi (il Codice ne richiede almeno 6).

COME SI CREA UN BUDGET DI CASSA?

Vi sono svariati applicativi più o meno articolati che supportano chi vuole creare il budget. Oggi noi vogliamo rivolgerci soprattutto alle PMI, che spesso hanno risorse finanziarie da investire limitate. In assenza di un sistema ad hoc, non è così difficile realizzare un budget di cassa.

Vediamo come si fa:

  1. Prima di tutto è necessario estrapolare tutte le informazioni relative agli impegni finanziari dell’impresa. Tali informazioni sono già spesso in possesso dell’azienda, come scadenziari clienti e fornitori, ordini e fatture, ma attenzione! Alcune informazioni non sono censite nei gestionali aziendali e non sono quindi così evidenti; ne sono un esempio i canoni di leasing, le rate dei mutui, le assicurazioni, i versamenti assistenziali e previdenziali, gli stipendi, i versamenti IVA, il pagamento delle imposte… È fondamentale quindi mappare tutti gli impegni finanziari, aspetto tra l’altro molto utile ai fini della determinazione del DSCR (leggi l’articolo per capire di cosa si tratta!). Per fare tutto ciò sarebbe utile disporre di sistemi previsionali interni, (ad esempio budget sulle vendite o sulla produzione).
  2. Una volta che l’impresa è riuscita ad avere una visione completa di tutti i suoi impegni finanziari, dovrà elencare tutte le uscite, e le entrate previste, in base all’area di gestione (operativa, finanziaria, relativa all’equity e tributaria). In questo modo l’imprenditore riuscirà a capire da un lato quali gestioni assorbono e quali producono liquidità e quindi dove andare ad agire e dall’altro qual è il surplus o fabbisogno di liquidità mensile.

Alla luce della definitiva introduzione del Codice della crisi, è lampante che ormai il budget non è uno strumento fondamentale solo per il controllo di gestione, ma è necessario anche per rispondere alle richieste normative. 

Non aspettare troppo: prepara il tuo budget e contattaci senza impegno per saperne di più!

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