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COS’E’ IL MARGINE DI CONTRIBUZIONE

Mag 19, 2023 | Aziende e professioni, Controllo di Gestione | 0 commenti

COME MIGLIORARE I MARGINI AZIENDALI.

In un precedente articolo del nostro blog abbiamo visto che è opportuno ragionare sulla politica applicata ai fornitori per valutare se è possibile contenere i costi operativi aziendali (link). Oggi invece, vogliamo darti un altro spunto di riflessione per lavorare sui margini dell’azienda: la marginalità dei prodotti.

Nel contesto economico attuale vi sono molti più competitors grazie anche al fatto che le piattaforme di acquisto online stanno diventando sempre più accessibili e le distanze territoriali (basti pensare ai prodotti che arrivano dalla Cina, ad esempio), non sono più un problema. Da ciò è facile capire che è fondamentale prestare attenzione alla redditività dei prodotti offerti.

COSA SI INTENDE PER MARGINALITÀ AZIENDALE?

Con marginalità aziendale si intende la redditività di un prodotto, ossia il guadagno ottenuto dalla sua vendita, al netto dei costi sostenuti. Tecnicamente si chiama margine di contribuzione, ed è dato dalla differenza tra i ricavi di vendita di un prodotto e i relativi costi variabili sostenuti. 

PERCHÈ È IMPORTANTE IL MARGINE DI CONTRIBUZIONE?

Perché aiuta a capire quanto i ricavi di un prodotto permettono di coprire i costi fissi dell’impresa e quanto concorrono alla formazione del reddito. 

Alla luce di questo, per ridurre i costi operativi è fondamentale effettuare un’analisi puntuale dei costi/ricavi relativi a un prodotto perché da questa analisi potrebbero risultare necessari dei cambiamenti organizzativi. 

Pensando, quindi ai costi che sostiene un’azienda, ecco gli ambiti su cui puoi pensare di agire in termini di marginalità e le domande che dovresti farti: 

  1. Tutti i prodotti che offre l’impresa sono redditizi o solo alcuni?
  2. E’ meglio produrre tante tipologie di articoli e giocare sulle economie di scala o concentrarsi su una gamma di prodotti più limitata?
  3. A che platea di clienti è meglio rivolgersi? A una platea di nicchia con produzione limitata a prezzi e qualità più alte oppure a un gran numero di consumatori con alte quantità prodotte e vendute con minore qualità e prezzo più basso? (in questo caso si può ragionare sulla politica di prezzi adottata dall’impresa, per valutare la loro congruità alle richieste del mercato).
  4. A quanto ammontano i costi variabili dell’impresa, ovvero quelli che concorrono a formare il margine di contribuzione? E i costi fissi? Quali costi incidono maggiormente? È possibile adottare qualche accorgimento per ridurli? 
  5. Come risponde il mercato ai prodotti offerti? (In questo caso sarebbe importante effettuare un’analisi del gradimento della clientela, la c.d. customer satisfaction, in quanto non è sufficiente guardare solo i numeri, ma è opportuno ragionare a 360°).

Se da questi spunti di riflessione ti sono venuti in mente alcuni accorgimenti da attuare nella tua gestione aziendale al fine di migliorare i margini e vuoi capire i benefici futuri e prospettici in termini di rendimento, non esitare a contattarci! 

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